“I dehors non sono più una misura temporanea, ma una realtà consolidata del settore e delle città. Bene dunque l’allungamento dei tempi della normativa stabilita nell’era post Covid che resterà in vigore fino al 30 giugno del 2027, rispetto all’attuale scadenza del 31 dicembre 2025. Nell’ottica di superare la fase delle normative emergenziali, ogni soluzione volta a definire una regolamentazione stabile, capace di dare certezze agli imprenditori e di contrastare con efficacia l’abusivismo, è accolta con favore. Serve un intervento ragionevole, che preveda tempi congrui per l’adeguamento e non metta in discussione gli investimenti già realizzati”.
Così la nota di Confesercenti Pisa per commentare l’emendamento del relatore al ddl sulla Semplificazione delle attività economiche all’esame del Senato. “Positiva anche la concessione di un anno in più al Governo per l’attuazione della delega prevista dalla legge sulla concorrenza per il riordino del settore con il nuovo termine fissato al 31 dicembre 2026.”
La Legge sulla Concorrenza 2024 (legge 193/2024 in vigore dal 19 dicembre 2024) aveva previsto una delega al Governo per adottare, entro 12 mesi, un decreto legislativo volto al riordino delle disposizioni e alla liberalizzazione delle procedure riguardanti la concessione di spazi e aree pubbliche di interesse culturale o paesaggistico alle imprese di pubblico esercizio per l’installazione di tali strutture amovibili, i cosiddetti dehors.
La novità più importante della delega riguarda il riconoscimento di una maggiore autonomia dei Comuni e soprattutto la liberalizzazione delle procedure: l’autorizzazione delle Sovrintendenze per l’apposizione di dehors su spazi urbani di interesse artistico e storico servirà solo nei casi in cui l’esercizio commerciale si trovi in spazi aperti urbani “strettamente prospicienti” monumenti nazionali, chiese o altri beni culturali “che presentano un valore identitario eccezionale e altamente rappresentativo dei luoghi“.
Contestualmente, la Legge sulla Concorrenza aveva disposto la proroga al 31 dicembre 2025 dell’efficacia delle autorizzazioni e delle concessioni di suolo pubblico previste dalle norme post-Covid ancora in vigore, esonerando i titolari sia dal titolo edilizio per le installazioni di dehors di durata superiore a 180 giorni che dall’autorizzazione paesaggistica. Con l‘emendamento al ddl sulla Semplificazione delle attività economiche all’esame del Senato sposta di un anno – al 31 dicembre 2026 – il termine per l’attuazione della delega prevista dalla legge sulla concorrenza per il riordino del settore, e al 30 giugno 2027 la validità delle autorizzazioni già concesse.
“Il boom dei posti all’aperto nato con le misure anti-Covid – è invece il commento del presidente nazione Fiepet Giancarlo Banchieri – ha incontrato il favore dei consumatori: secondo un sondaggio SWG per Fiepet, tre italiani su quattro ne valutano positivamente l’aumento. Si tratta di un cambiamento delle modalità di consumo che ha contribuito alla crescita dei posti di lavoro e allo sviluppo del settore. Le occupazioni temporanee di suolo pubblico hanno infatti creato nuove opportunità di lavoro per imprese e dipendenti, ed è importante che questi risultati non vadano dispersi.”